Rimini, 17 Maggio 2022
Nella giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, siamo contenti di comunicare che, a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico, gli studenti e le studentesse del Liceo Scientifico e Artistico “Alessandro Serpieri” di Rimini che si riconoscono come transgender o gender variant e decidono di essere riconosciuti e denominati con un genere alternativo rispetto a quello assegnato alla nascita possono farlo, perché l’istituto superiore è tra i primissimi in Italia ad avere approvato un regolamento che introduce la carriera alias a livello di scuola superiore (mentre la prassi è già utilizzata nelle università). Si tratta di una novità rivoluzionaria perché applicata su ragazzi minorenni e che, in linea con quanto affermato nell’art.3 della nostra Costituzione, si pone come obiettivo la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (“È compito della Repubblica…” art.3 della Costituzione Italiana).
La carriera alias è una procedura di semplice applicazione, che prevede la possibilità di modificare il nome anagrafico con quello di elezione, scelto dalla persona, nel registro elettronico, negli elenchi e nei documenti interni alla scuola aventi valore non ufficiale. E’ una buona prassi che evita a questi studenti il disagio di continui e forzati coming out e la sofferenza di subire possibili forme di bullismo. La vera novità è che il liceo per assegnare la nuova denominazione non richiede alcuna “certificazione medica/psicologica” perché la varianza di genere non è una malattia ma un’espressione sana delle tante possibilità del genere umano (l’Oms nel 2018 ha rimosso la transessualità dall’elenco delle patologie mentali) quindi la carriera alias è un atto di rispetto, oltre che di tutela della privacy, verso le istanze delle persone.
Il ragionamento alla base del provvedimento condiviso dal Consiglio d’Istituto, dal Dirigente Scolastico Francesco Tafuro e dalla referente Bullismo e Cyberbullismo del Liceo, Prof.ssa Fabiola Perazzini, nasce dal fatto che i ragazzi che chiedono di accedere alla carriera alias hanno già effettuato un percorso psicologico ad hoc nelle strutture preposte, e il compito della scuola “è quello di accogliere e di garantire il benessere dello studente durante il suo percorso”.
Le buone pratiche possono rappresentare occasioni di crescita culturale per la comunità scolastica, se accompagnate dalla traduzione in azioni concrete delle parole chiave quali convivenza consapevole, parità, rispetto delle differenze, prevenzione di tutte le forme di discriminazione, più volte ribadite in sede europea, internazionale e anche nella recente legge di riforma, cosiddetta della ‘Buona scuola’” .
GenderLens-Regolamento-Scolastico-per-Carriera-Alias.pdf
lettera dirigenza scolastica Carriera alias3.pdf
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