In occasione della ricorrenza del 25 aprile, prosegue l’impegno del Liceo ‘Serpieri’ a stimolare la riflessione civile dei propri studenti attraverso la frequentazione della storia, a partire dai testi e dai luoghi della memoria.
L’importanza di approfondire la conoscenza di una delle pagine più drammatiche del Novecento. La consapevolezza del dovere di ogni cittadino europeo di mantenere viva la memoria affinché, come afferma Liliana Segre, di essa non rimanga solo qualche riga sui libri di storia. L’urgenza di riconoscere le concrete responsabilità che ebbe il regime fascista italiano. Queste sono alcune delle motivazioni che hanno portato gli studenti delle classi 3R e 4S del Liceo ‘Serpieri’ a intraprendere il progetto intitolato ‘I luoghi italiani della Shoah’, che si è concluso con un Viaggio della Memoria, svoltosi dal 18 al 20 aprile, tra i principali campi di concentramento in Italia: Fossoli (Carpi), costruito dal regime fascista, in cui fu internato Primo Levi subito dopo il suo l’arresto; e la Risiera di San Sabba a Trieste, creato dai nazisti nel 1943.
Come sottolinea la Dirigente scolastica, Francesca Tornatore, il Liceo ‘Serpieri’ continua, in questa come in molte altre occasioni, a adoperarsi per promuovere una conoscenza che non sia fine a se stessa, ma chiave di volta per la crescita culturale e umana delle giovani generazioni, i protagonisti della democrazia di oggi e di domani. Perché solo con uno sguardo consapevole al passato si può costruire il futuro.
Gli studenti si sono preparati al Viaggio attraverso una serie di lezioni tenute dai docenti del Liceo, nelle quali si è fatta luce sul periodo storico di riferimento partendo dalle politiche razziali e antisemite messe in atto dai regimi totalitari fascista e nazista, per poi soffermarsi sugli effetti devastanti che ebbero le leggi razziali sul territorio riminese.
Il Viaggio della Memoria è partito dal campo di concentramento di Fossoli con la lettura delle pagine iniziali di Se questo è un uomo di Primo Levi. L’intera visita al campo di Fossoli e al Museo ‘Monumento al Deportato politico e razziale’ di Carpi è stata guidata dagli storici della Fondazione Fossoli.
Il gruppo ha raggiunto Trieste in serata e, il giorno successivo, ha visitato il Museo Ebraico, dove ha approfondito la storia della comunità ebraica triestina attraverso i secoli, il suo radicamento nel territorio e gli apporti preziosi che essa ha saputo dare alla città. Il percorso si è quindi concluso con la visita al campo di concentramento della Risiera di San Sabba. Qui gli studenti hanno potuto comprendere le dinamiche concrete caratterizzanti il disumano regime di segregazione cui venivano sottoposte le persone recluse, di conoscere singoli nomi, e approfondirne le vicende biografiche.
Hanno curato il progetto didattico, tenuto le lezioni preparatorie e accompagnato le classi i docenti Giacomo Vaccari, Serena Rossi, Ivana Rambaldi, Camilla Delsante.
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